E' anche probabile che assisteremo alla fusione di Google Play Music con YouTube Music.
Naturalmente, questa decisione riguarda gli account privati gratuiti di Google+. Per i clienti business di G Suite, che pagano l'abbonamento, Google+ e tutti gli altri servizi rimarranno attivi.
Ho contattato il servizio di Google G Suite ma al momento non ho ricevuto nessuna chiamata, solo l'invito a iscrivermi al loro servizio di prova gratuita di 14 giorni.
Ho visitato la loro pagina dei prezzi e l'ho trovata poco dettagliata per aderire ad un abbonamento, non manca però l'avviso che dal 2 aprile i prezzi subiranno una modifica.
Tutto questo rafforza la mia idea, espressa ai nostri clienti: il sito web è vostro, è la sede virtuale della vostra attività e rimarrà online fino a quando lo deciderete voi; i profili social sono in mano ai loro ideatori che possono intervenire a loro piacimento modificando le regole in corso.
Google potrà decidere di renderci la vita difficile con l'indicizzazione sul suo motore di ricerca ma il sito web rimane.
Altro esempio significativo è Alexa: per essere indicizzati dovete pagare un abbonamento, altrimenti in meno di un mese sparirete dalla visibilità. Come Google sta chiudendo tutti i profili gratuiti per renderli disponibili solo a pagamento per le aziende, domani la stessa sorte potrebbe toccare alle pagine di facebook e/o di altri social network.
Walter Pettinati